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Nobil Donne 4.0 – Le Marie di Plautilla Nelli: chi è e perché ha cambiato la storia dell’arte

Nobil Donne 4.0 – Le Marie di Plautilla Nelli: chi è e perché ha cambiato la storia dell’arte

Suora e pittrice autodidatta, in un’epoca in cui era proibito alle donne praticare l’arte, lei diede vita a una bottega tutta al femminile all’interno delle mura del suo convento, Santa Caterina di Cafaggio a Firenze.

Si fece monaca domenicana a 14 anni Polissena Margherita Nelli, da allora per tutti Suor Plautilla. I voti le garantivano la rara opportunità di istruzione in quanto donna, lo sapeva bene la famiglia che ha voluto così assecondare l’inclinazione all’arte di entrambe le figlie. Non se lo fece ripetere due volte la nostra Nelli, che capace e caparbia si è presto messa nelle condizioni di essere notata. Tre volte priora del convento e in rapporti con le famiglie nobili e borghesi fiorentine, vi costituì una bottega d’arte molto attiva. Fondamentale per il suo lavoro il lascito dei disegni di Frà Bartolomeo, erede a sua volta del Beato Angelico, che ne influenzò lo stile insieme ad altri artisti come il Perugino, Andrea del Sarto e Giovanni Antonio Sogliani. Abilissima in disegno, lei copiava i Maestri con la tecnica dello spolvero (facendo passare polvere di carboncino attraverso fori eseguiti sul contorno del disegno di base) entrando nella pelle dei personaggi e trasformandoli con garbo straordinario in altre anime, ingentilite quanto basta per renderle nelliane.

È la prima donna artista riconosciuta come tale, grazie al endorsement di Giorgio Vasari in persona

Pittrice autodidatta attraverso l’imitazione di altre opere, è famosa perché “in luogo di Cristi faceva Criste”, basti vedere i volti degli Apostoli nella sua Ultima Cena. Lei rappresenta una eccezione nella storia dell’arte per i suoi dipinti devozionali a grande dimensione con Marie al centro e Apostoli a margine, dando una lettura femminile delle vicende e disegnando un itinerario spirituale guidato da donne. Eccezionalmente per l’epoca, Nelli fu talmente consapevole del proprio valore da apporre la firma sulle sue opere.

Il lavoro delle donne per le donne, attraverso la storia e oltre al tempo

Fino a pochi anni fa a Nelli erano state attribuite con certezza solo tre opere, ora con gli studi avviati grazie all’interesse della fondazione AWA Advanced Women Artists sono 17 (ma le prime tre vanno assolutamente viste):

  • “Compianto sul Cristo morto” proveniente dalla chiesa del convento di Santa Caterina, oggi al Museo nazionale di San Marco a Firenze;
  • “Pentecoste” ancora nel luogo in cui era stata originariamente destinata: la chiesa di San Domenico a Perugia;
  • “Ultima Cena” proveniente dal refettorio del monastero di Santa Caterina, oggi nel refettorio del monastero di Santa Maria Novella a Firenze. L’opera è stata restaurata in due momenti grazie alla campagna di crowdfunding “TheFirstLast” con donatori di 19 Paesi e al programma “Adopt an Apostle” che ha abbinato a ciascuno dei dodici donatori uno dei Santi raffigurati.

È l’unica Ultima Cena conosciuta di una pittrice d’età moderna, la tela di Plautilla, lunga quasi sette metri, è fra le più grandi opere al mondo eseguite da una donna e una delle più impegnative dal punto di vista compositivo. Pur vivendo in un’epoca in cui le donne non potevano studiare anatomia, lei sfidò le convenzioni sociali dipingendo 13 figure a grandezza naturale e confrontandosi su un tema generalmente riservato ai pittori all’apice della propria carriera, come prova della loro maestria. Il restauro è stato condotto da un team tutto al femminile di curatrici, conservatrici e ricercatrici, ed è stato promosso e finanziato da AWA, fondata nel 2009 dall’autrice e filantropa americana Jane Fortune, la cui mission è quella di ricercare, restaurare ed esporre opere di donne artiste individuate nei musei, nelle chiese e nei depositi della Toscana.

Plautilla impara, Plautilla insegna

Il fine sociale è sempre stato importante per l’artista, in tutte le opere emerge con forza l’invito alla compassione verso coloro che soffrono e alla solidarietà verso gli esclusi. Ma non le basta, vuole essere più efficace: diventa maestra della sua arte e coinvolge sempre più monache, insegnando loro le tecniche apprese costituendo di fatto a Santa Caterina un’attiva scuola d’arte, aprendo un orizzonte di libertà ed espressione per sé e per le consorelle. La richiesta di lavori fu notevole, tanto che il monastero poté rendersi autonomo dal punto di vista finanziario, e l’esempio fu incoraggiante anche per altri conventi, come quello delle domenicane lucchesi.

Una lettura contemporanea

Sulla Nelli ha messo gli occhi la storica dell’arte americana Mary Garrard occupandosi di arte e gender studies, e che ha approfondito il tema della convent creativity: per le donne del passato l’isolamento conventuale offriva possibilità maggiori di coltivare le proprie aspirazioni. La vita di mogli e madri, inquadrate in ruoli precostituiti all’interno di società maschiliste, rendeva l’accesso alle professioni artistiche e intellettuali un fatto arduo, rarissimo. Le donne di Plautilla hanno visi in primo piano, commossi, vibranti, restituiti con un luminismo delicato: “Sono donne coi volti rigati da grosse lacrime perlacee, un riferimento a quell’empatia, quella compartecipazione al dolore umano che resta una prerogativa femminile”.

Grazie Plautilla, hai vissuto per l’arte, in sorellanza, e hai creato bellezza a beneficio di tutto il mondo.

Firenze, 1524-1588

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Link all’articolo originale su Tuscanypeople.com

Crediti fotografici:

Plautilla Nelli, Ultima Cena: pubblico dominio commons.wikimedia.com

Plautilla Nelli, Ultima Cena, dettaglio della firma: Comune di Firenze cultura.comune.fi.it

Plautilla Nelli, Santa Caterina Da Siena: Di Sailko opera propria CC by 3.0 commons.wikimedia.com

Plautilla Nelli, Consegna del rosario a San Domenico: pubblico dominio commons.wikimedia.com

Plautilla Nelli, Madonna del latte, disegno: Di Sailko opera propria CC by 3.0 commons.wikimedia.com

Plautilla Nelli, Cristo Risorto, disegno: Di Sailko opera propria CC by 3.0 commons.wikimedia.com

Fasi del restauro: Advancing Women Artists Foundation

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