Loading....

Innovation Village Award 2022

Innovation Village Award 2022

Fronte comune dell’Associazione Donne 4.0 e di Innovation Village per rendere il divario di genere un criterio misurabile e premiante: nell’assegnazione dell’Innovation Village Award istituito un premio dedicato e definito un nuovo criterio di valutazione, entrambi legati al superamento di genere.

Secondo la classifica del World Economic Forum del 2021 il gender gap in Italia è diminuito notevolmente passando dal 76esimo posto al 63eisimo (su un totale di 156 nazioni analizzate), questo anche grazie a imprese e organizzazioni impegnate per abbattere la disuguaglianza di genere.

L’Associazione Donne 4.0 quotidianamente affronta nuove sfide per il perseguimento di un mondo più inclusivo e senza discriminazioni di genere in particolare nel settore dell’AI e della Data Science considerati ambiti prettamente maschili.

Ed è con questo impegno che si inserisce l’intervento di Donne 4.0 all’ Innovation Village Award.

Il premio, giunto alla quarta edizione, e istituito dal network per l’innovazione Innovation Village, è destinato a realtà che si sono distinte con soluzioni avanzate e in grado di apportare un contributo per il raggiungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Nei criteri di valutazione, un punto specifico è stato assegnato da quest’anno e grazie alla collaborazione con Donne 4.0 a quei progetti che dimostrano di intercettare l’obiettivo del superamento di genere come, ad esempio, la rappresentanza femminile all’interno della compagine o in relazione al target e alle sue ricadute sul sociale.

L’Associazione, per contribuire in maniera ancora più concreta e fattiva, conferirà un suo premio riservato ai primi tre progetti valutati positivamente rispetto all’impegno del superamento del divario di genere, e alla coerenza con uno o più degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e relativi sotto-obiettivi.

Donne 4.0 darà l’opportunità alle tre aziende/progetti selezionati di effettuare webinar di mentorship sul tema Empowerment and Leadership.

I vincitori dell’Innovation Village Award saranno annunciati il 27 ottobre prossimo, nel corso della VII° Edizione di Innovation Village, in programma alla Città della Scienza a Napoli.

Il costante impegno delle Donne 4.0, e in particolare della sua Presidente e Fondatrice Darya Majidi è destinato a veicolare un messaggio centrale per uno sviluppo sostenibile, come ha dichiarato la stessa Majidi: «E’ fondamentale partecipare in maniera tangibile in contesti posizionanti come il premio Innovation Village Award. Non solo per sensibilizzare ma anche per raggiungere effettivamente l’uguaglianza di genere. Dobbiamo riuscire ad avere una presenza femminile capillare all’interno delle aziende italiane. Ogni gesto messo in campo può aiutare a formare un gruppo di donne motivate, consapevoli e competenti. Ringrazio, quindi, Innovation Village Award per avere sposato le nostre battaglie e contribuito a mettere un ulteriore tassello verso il cambiamento

«Questa vittoria vuole essere uno stimolo per aziende o innovatori che con i loro progetti vogliono chiudere il divario di genere e contribuire ad un mondo più inclusivo e paritario» conferma Valeria Marino, CEO di Innovation Engineering e Ambassador di Donne 4.0

Annamaria Capodanno, Direttrice Innovation Village, infine afferma: «L’Italia sulla parità di genere è in ritardo, il Paese è alle prese con un problema culturale che ha il suo riflesso nel mondo del lavoro, dove le donne scontano una disparità inaccettabile. Con Associazione Donne 4.0 intendiamo portare avanti un percorso di sensibilizzazione su un tema che è centrale nell’Agenda 2030. Per il Gender Gap passa, tra l’altro, la ripresa dell’economia italiana, oggi in gravissima crisi: l’assenza delle donne dal mondo del lavoro vale decine di miliardi di euro ogni anno.» 

Il premio Donne 4.0 diventa una nuova goccia che contribuisce a formare quell’oceano di donne pronte al cambiamento e a costituire una nuova classe di leadership femminile verso un mondo più equo, inclusivo e paritario.

Scarica il comunicato stampa

Donne per la transizione digitale

Il PNRR rappresenta una occasione unica per l’Italia per diventare un Paese moderno e innovativo. Un Paese sostenibile, inclusivo, efficiente e digitale che possa offrire prosperità ed equità a tutti i suoi cittadini. Le tecnologie sono il cuore della transizione digitale che sta ridefinendo il futuro del Pianeta. Alla costruzione di questo futuro manca però un tassello fondamentale: una adeguata presenza e valorizzazione delle donne, che non sono una minoranza da relegare a ruoli di secondo piano, bensì un giacimento di talenti su cui investire per accelerare il cambiamento e per azzerare il digital gender gap.

L’Associazione Donne 4.0 crede fortemente che le tecnologie digitali possano essere potenti acceleratori per la chiusura del divario di genere, strumenti di inclusione sociale e di affermazione personale, professionale e imprenditoriale delle donne.

Il convengo “Donne per la transizione digitaleCompetenze, Cuore e Coraggio per attivare il cambiamento” nasce come importante momento di confronto su questi temi.

Organizzato il 10 novembre dall’Associazione Donne 4.0 a Roma presso l’Università dell’Arkansas con sede a Palazzo Taverna in Via di Monte Giordano, ospita relatori d’eccezione.

Il focus: identificare le opportunità del PNRR dedicate alle donne e monitorarne l’efficacia tramite la definizione di obiettivi precisi, vicini nel tempo e quantificabili. Lo scopo:garantire l’accesso alle tecnologie e allo sviluppo delle competenze digitali per tutte le donne e incentivare la presenza femminile in progetti e investimenti digitali e nei ruoli aziendali apicali, azzerando il digital gender gap più rapidamente possibile.  

«Nonostante il G20 abbia sottolineato l’importanza del Women Empowerment per accrescere il talento e la leadership delle donne, in Italia il digital gender gap è tutt’altro che colmato: il World Economic Forum ci inserisce solo al 63° posto nel Gender Gap Report 2021 su 156 Paesi», ha dichiarato Darya Majidi, imprenditrice tech e Presidente dell’Associazione Donne 4.0.

«L’Italia è al penultimo posto in Europa per l’occupazione femminile, che è del 20% più bassa rispetto a quella maschile. Solo il 28% dei manager è donna. E solo il 16% delle donne ha accesso alla formazione Stem, contro il 35% degli uomini. L’azzeramento del digital gender gap è una priorità da affrontare celermente per evitare che le donne siano confinate in ruoli e settori economici tradizionali, meno remunerati e non trainanti per l’innovazione e la competitività del Paese».

«Affinché le risorse investite nel PNRR abbiano un impatto reale sul digital gender gap, occorre definire a priori parametri chiari e misurabili relativi alla dimensione di genere in tutte le iniziative che riguardano gli interventi di digitalizzazione», ha proseguito Darya Majidi. «L’Associazione Donne 4.0 intende costituire un Osservatorio sul PNRR, in una logica di monitoraggio partecipativo, per valutare sia lo stato di attuazione del Piano relativamente al tema del digital gender gap, sia l’evolversi degli indicatori individuati alla base della nostra proposta di azione».

L’evento “Donne per la transizione digitale” sarà anche l’occasione per attivare un dibattito propositivo rispetto agli  indicatori più importanti (Key Performance Index) individuati fino ad oggi  dall’Associazione Donne 4.0 per monitorare l’impatto positivo del PNRR sull’occupazione femminile in ambito digitale:

  • l’azzeramento, entro il 2026, del gender gap per l’accesso ad internet e l’azzeramento del divario di genere nelle competenze digitali di base, senza cui non può esserci partecipazione attiva e protagonismo civile e sociale delle donne;
  • l’inserimento di una clausola di condizionalità nei bandi con quote del 30% di donne nelle assunzioni del PNRR relative a progetti di investimento in digitale;
  • misure premiali nei bandi PNRR per imprese ed enti che certifichino la presenza del 35% di donne nei team di creazione e sviluppo di progetti digitali;
  • l’incremento, entro il 2026, dell’occupazione delle donne nel settore ICT al 35% e il raggiungimento della parità, ovvero il 50%, entro il 2030;
  • il raggiungimento, entro il 2026, del 45% di donne presenti nei CdA di imprese private e pubbliche e del 35% di donne in posizione apicale, per riconoscere concretamente l’autorevolezza delle donne nei contesti decisionali – pubblici e privati – del mondo digitale;
  • il raggiungimento di una quota del 45% di donne nei tavoli decisionali per la creazione di piattaforme di smart cities, smart economy e smart enviroment.

L’incontro sarà anche un momento strategico per condividere le proposte dell’Associazione Donne 4.0 per migliorare l’efficacia del PNRR:

Dare maggiore impulso alle imprese tech fondate e gestite da donne, con finanziamenti e sgravi fiscali:

  • il 35% dei finanziamenti per le start up previsti dal Fondo Impresa Donna a favore delle imprese tech guidate e composte da donne per almeno il 60%;
  • fondi e incentivi a fondo perduto per start up digitali e imprese innovative guidate e composte da donne per almeno il 60%.

Rendere le studentesse e le giovani donne sempre più protagoniste del mondo digitale, promuovendo l’accesso alla formazione scolastica tecnico-scientifica con l’obiettivo di raggiungere, entro il 2026:

  • il 50% di ragazze sul totale degli iscritti a Istituti Tecnico Scientifici,
  • il 30% di studentesse iscritte a corsi di laurea ICTsul totale degli iscritti
  • il 2% di laureate in corsi di laurea ICT.  

Fornire alle ragazze strumenti concreti per accelerare i passaggi scuola-università-lavoro

  • corridoi preferenziali per attività scuola-lavoro dedicati alle studentesse;
  • coinvolgimento di imprese private e pubbliche in azioni di formazione-lavoro;
  • dottorati, borse di studio e sconti sulle tasse universitarie per le donne che seguono corsi di formazione universitaria in discipline ICT già a partire dall’anno accademico 2022-2023;
  • formazione obbligatoria, a tutti i livelli di istruzione, sulle tecnologie digitali e sugli stereotipi di genere;

Parteciperanno alla giornata di lavori: Assuntela Messina, Senatrice e Sottosegretario Ministero dell’Innovazione Tecnologica e la transizione digitale; Francesco Bedeschi, Director University of Arkansas Rome Center; Linda Laura Sabbadini, Chair del W20; Sonia Stucchi, HR Manager – Hewlett Packard Enterpris; Azzurra Rinaldi, Direttrice School of Gender Economics, Unitelma Sapienza; Sila Mochi, Cofounder Inclusione Donna; Anna Sappa, Dirigente dell’Ufficio infrastrutture ICT INAIL; Chiara Petrioli, Prorettrice alla Sapienza con delega alle imprese, Founder di Wsense; Loredana Mancini, Owasp/WIA D&I Vice Chair; Diva Tommei, Non Executive Director SECO Spa; Monica Cerutti, esperta Politiche inclusione Sociale nel digitale – Università di Torino; Loredana Grimaldi; esperta di sostenibilità e corporate communication; Denny Innamorati, Direttore Commerciale Cisa Group; Consuelo Lollobrigida, Professor Arkansas University.

Back To Top